Monte Fuji a numero chiuso, il Giappone passa alla linea dura

monte fuji

Gli scalatori che desiderano scalare il Monte Fuji, in Giappone, presto dovranno vedersela con un nuovo sistema di prenotazione: il Paese asiatico ha infatti introdotto delle nuove regole volte a frenare l'eccessivo turismo di quella che è la sua attrazione naturale più conosciuta. E così, dal prossimo 1° luglio, il sentiero Yoshida sul versante Yamanashi della montagna di 3.776 metri sarà limitato a 4.000 scalatori al giorno.

Simbolo del Giappone e tra le icone di tutta l'Asia, il Monte Fiji è stato dichiarato Patrimonio culturale dell'umanità dall'Unesco nel 2013 ed è una forte attrazione per tutti coloro che desiderano vivere un’avventura emozionante, difficilmente paragonabile. Tuttavia, l’elevato numero di scalatori (spesso, improvvisati) che ambiscono a raggiungere la vetta, ha alimentato crescenti preoccupazioni per la loro sicurezza, oltre che per l’ambiente, considerato i rifiuti che si lasciano dietro.

Parlando di numeri, secondo il ministero dell'Ambiente giapponese, il Monte Fiji ha attirato 221.322 scalatori nel 2023, per un livello oramai vicino al pre-pandemia.

Cosa prevedono le nuove regole

Le nuove regole prevedono che coloro che vogliono scalare la montagna debbano pagare una tassa di 2.000 yen (circa 18 dollari) e debbano mettersi in fila per entrare nei 4.000 posti giornalieri previsti, di cui 3.000 disponibili per la prenotazione online, e altri 1.000 riservati agli scalatori che si presenteranno di persona il giorno della scalata. Sarà inoltre possibile donare un'ulteriore somma di 1.000 yen (9 dollari) per la conservazione del monumento naturale.

I visitatori potranno prenotare gli slot attraverso il sito web dedicato all'arrampicata sul Monte Fuji, gestito congiuntamente dal Ministero dell'Ambiente e dalle due prefetture di origine della montagna, Yamanashi e Shizuoka.

Insomma, un piccolo sacrificio, per la salvaguardia di un simbolo nazionale.